Parallelamente al concretizzarsi dell’unità nazionale, con le prime due Guerred’Indipendenza e con l’impresa dell’impresa dei Mille, il movimento massonico inItalia riacquista vigore soprattutto negli ambienti democratici e patriottici.Riguardo al fatidico 1848, che avrebbe portato alla concessione della costituzione nelRegno delle Due Sicilie, poi nel Graducato di Toscana, nello Stato Pontificio ed infinenel Regno di Sardegna, va sottolineato che il “moto”, che avviò la stagionerivoluzionaria, scoppiò a Palermo il 12 gennaio, come, apertamente e spavaldamente,era stato annunciato, poco prima, l’8 gennaio dal massone Rosario Bagnasco.
Proprioda quella data prese nome la Loggia sorta a Palermo in quei giorni, la R.L.“Rigeneratori del 12 gennaio 1848” fondata da Andrea Mangeruva con l’adesione, fragli altri, di Giorgio Tamajo e dell’abate benedettino Domenico Angherà che vi fuiniziato l’11 settembre di quell’anno. Vi si associarono altre Officine siciliane, con lafondazione di una “Gran Loggia Nazionale di Sicilia” e la formazione di un “Capitolo”(a conferma quindi della sua adesione al Rito Scozzese) con Saggissimo lo stessoMangeruva. Con la successiva repressione borbonica, nell’aprile del 1849 la Loggiapalermitana dovette chiudere.Nel 1860 operava a Palermo un Grande Oriente di Sicilia nonché un SupremoConsiglio del R.S.A.A. capeggiato da Andrea Ribaudo che, dapprima si unificò conaltro Supremo Consiglio fondato nel 1861 dal capitano Giuseppe Tortorici, poi sisepararono di nuovo.
Nel 1862 operavano, quindi, in Sicilia due Supremi Consigli: il“Supremo Consiglio Centrale d’Italia” del Ribaldo, con Sovrano Gran Commendatoreil principe di Sant’Elia, ed il “Supremo Consiglio - Grande Oriente d’Italia di RitoScozzese Antico ed Accettato di Palermo” del Tortorici.A Napoli, operavano varie Logge, come la “Partenopei risorti” e la “Communicatrice”,ma particolare importanza ebbe la R.L. “Sebezia”, fondata il 10 agosto 1861, alledipendenza di un “Supremo Consiglio di Rito Scozzese Antico ed Accettato dellaValle del Sebeto”.
Suo primo Maestro Venerabile fu Federico de Atellis e poi il giàcitato arciprete calabrese Domenico Angherà che ne divenne l’incontrastato“dominatore”. In detta Loggia, il 16 febbraio 1862, venne iniziato Francesco De Luca1(futuro Gran Maestro e Sovrano Gran Commendatore) che ben presto ricevé i variGradi fino al 32°. Divenuto deputato del neonato Regno d’Italia, si recò a Torino e siaffiliò alla “Dante Alighieri” (di cui si parlerà in seguito) e ricevette il 33° Grado.A seguito dei contrasti fra l’Angherà e il De Luca, si ebbe una scissione nella“Sebezia”, ed il De Luca, espulso dalla Loggia e “bruciato fra le colonne”dall’Angherà, fondò, sempre a Napoli, la R.L. “Egeria”.
Una tappa importante nel travagliato processo dell’unificazione massonica italiana, fula fondazione a Torino, nell’ottobre del 1859, della R.L. “Ausonia” (l’antico nome della penisola italiana), da parte di Filippo Delpino, Livio Zambeccari ed altri2. Il 20dicembre dello stesso anno da tale Loggia (che l’11 maggio 1860, giorno in cui i Millesbarcavano a Marsala, si sarebbe adoperata per una sottoscrizione in favore deicombattenti) sorse un “Grande Oriente Italiano”, visto di buon occhio da Cavour che,dopo aver rinunciato alla Carica offertagli di Gran Maestro, ispirò la nomina di FilippoDelpino al supremo Magistero. Poco dopo gli seguì, nella Gran Maestranza, LivioZambeccari3.Questo Grande Oriente, sotto l’influsso della Massoneria Francese, adotto dapprima ilRito Francese, poi, nel 1861, sotto la direzione di Felice Govean, il “Rito Simbolico”.
Vi aderirono altre Logge, o esistenti o riemerse o fondate ex novo, come “IlProgresso” e la “Cavour” di Torino, la “Fratellanza” di Mondovì, la “Insubria” diMilano, la “Trionfo Ligure” e la “Cuori riuniti” di Genova, la “Concordia” di Firenze,la “Vittoria” di Cagliari ecc.Nella I Assemblea costituente4 (tra il dicembre 1861 e il gennaio 1862) la GranMaestranza del Grande Oriente Italiano di Torino fu affidata a Costantino Nigra, ilquale però dichiarò la sua indisponibilità (anche perché impegnato a Parigi comeambasciatore).A Torino, capitale del Regno, il 7 febbraio 1862 fu fondata la già citata R.L. “DanteAlighieri” di indirizzo marcatamente democratico.
Ad essa aderirono figure di spiccocome Aurelio Saffi, Giuseppe Montanelli, Michele Coppino (Rettore dell’Università diTorino, ministro e presidente della Camera), Agostino Depretis, Giuseppe Civinini,Antonio Mordini, Giuseppe Zanardelli, ecc.La “Dante Alighieri” si pose all’Obbedienza del “Grande Oriente Italiano”.