
Alla luce delle nuove idee, termini come "aristocrazia" e "feudalesimo" acquistarono unaconnotazione negativa per coloro che auspicavano l'avvento di un nuovo ordinesociale, mentre frasi come "sovranità del popolo", "uguaglianza dei cittadini" esoprattutto "libertà di pensiero" suonavano, alle orecchie delle classi privilegiate,come pericolosi slogans rivoluzionari.
Di fronte alle crescenti tensioni, neppure la Chiesa era in grado di rispondere allenuove aspettative, poiché i privilegi di cui godeva il clero, al pari di quelli riservati allanobiltà, erano, per la gente comune, autentici soprusi. La stessa religione cristiana,frantumata in eresie e confessioni di vario tipo derivate dalla riforma Luterana, nonoffriva più un valido aiuto spirituale.
In quel delicato momento storico, la Massoneria si propose come elementounificante dei diversi schieramenti e, pur presentandosi come associazione laica,non attaccò apertamente le insufficienze della Chiesa e dello Stato, ma s'impegnòad offrire ai propri membri una "contropartita" conforme alle aspirazioni del tempo.Riallacciandosi fondamentalmente all'insegnamento umanitario dei filosofi illuministi, la Massoneria si prefisse infatti lo scopo di superare i particolarismi religiosi in nomedi un'utopistica unità di tutte le religioni, a livello universale.

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